Come comunicare con gli Esseri Immateriali

da | 31 Ottobre 2021 | Comunicazioni da Esseri Immateriali, Scoprire il Divino Sé

Ai tempi dei miei genitori

I miei genitori, a seguito del loro periodo mistico, di cui vi invito a leggere la storia, realizzarono un opuscolo che spiegava come comunicare con il Padre, l’Angelo Custode e la Vergine Maria e cominciarono così ad avere interessanti messaggi. Vista l’atmosfera spirituale che si respirava in casa mia a quel tempo, volli provare anch’io e seguendo il loro metodo, che consisteva in alcune preghiere e in una preparazione spirituale al retto vivere, riuscii anch’io ad avere alcune comunicazioni. Avevo allora ventidue anni. Anche mio fratello Antonio che aveva a quei tempi solo dodici anni volle imparare ed ebbe anche lui alcuni interessanti messaggi che furono poi riportati dai miei genitori in un libro intitolato Luce Divina.
Dopo quel periodo, non riprovai più a comunicare per molto tempo perché non c’era più quell’atmosfera spirituale che regnava in casa nostra a quei tempi. Difatti, mio padre lasciò questa Terra e noi ci trasferimmo in Lombardia per lavoro. La vita diventò più movimentata e cominciavo anche ad avere proposte di matrimonio; insomma tutto era cambiato, ero presa dalla vita materiale e l’interesse per la spiritualità si affievolì.

Dopo mi sono sposata, è nata mia figlia, ho lavorato per quasi trent’anni come operaia presso una società di telecomunicazioni a Milano e poi anche come baby sitter.


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Intraprendo il cammino spirituale e comincio a ricevere messaggi da Entità Immateriali

Quando all’età di sessantuno anni, ormai in pensione, intrapresi il mio cammino di ricerca spirituale, volli riprovare a comunicare con il metodo dei miei genitori ma non ci riuscii sebbene feci tutto quanto avevo fatto allora come le preghiere che mio padre aveva scritto nell’opuscolo.

Poi nel 1993 ebbi la fortuna di leggere Mani di Luce, Come curarsi e curare tramite il campo energetico umano[1] di Barbara Ann Brennan: questo libro mi diede la spinta a riprovare secondo l’insegnamento in esso contenuto. Mi fece piacere apprendere che tutti possono comunicare, basta la volontà e l’impegno. Barbara Ann Brennan suggerisce il seguente metodo per sviluppare la percezione uditiva superiore:

“Sedete in una comoda posizione da meditazione, con carta e penna accanto; concentratevi ed elevate la vostra coscienza. Formulate mentalmente una domanda il più chiaramente possibile. Ora concentratevi sulla volontà di conoscere la verità circa quella domanda, qualunque essa sia. Scrivete la domanda sul foglio. Posate carta e penna a portata di mano. Fate tacere la mente e mantenetela quieta e vigile. Aspettate la risposta: essa verrà in forma di immagini, di sensazioni, di concetti generali, di parole o anche di odori. Scrivete la risposta quale che sia; potrà sembrarvi non pertinente ma scrivetela lo stesso. Il modo in cui le informazioni vi pervengono varierà: coglietelo qual è e scrivete. Pian piano l’azione dello scrivere orienterà le informazioni nel senso dei suoni; concentratevi sull’udire direttamente le parole che vi vengono comunicate. Esercitatevi continuamente, senza mai stancarvi. Scrivete ogni cosa così come vi si presenta e non tralasciate nulla. Quando avete finito di scrivere, mettete da parte il foglio per almeno quattro ore. Più tardi riprendetelo e leggete ciò che avete scritto; lo troverete interessante. Riservate un quaderno appositamente a questo scopo”[2]

Questa è una pratica che ha seguito l’autrice stessa. Dopo essersi esercitata per tre mesi ogni mattina all’alba, le informazioni iniziarono ad arrivare così velocemente che non faceva in tempo a scriverle, quindi la voce le suggerì di comprare una macchina da scrivere, ma anche con questa non riusciva a scrivere sufficientemente in fretta, quindi la voce le consigliò di comprare un registratore e così fece.
L’autrice spiega che ricevere le informazioni in forma verbale fa sorgere inevitabilmente la domanda: “Chi è a parlare?” Da dove proviene la voce, da me o da un’altra fonte? E lei suggerisce di chiederlo alla voce stessa. Nel suo caso la risposta fu: “Il mio nome è Heyoan. Sono la tua guida spirituale”. Domandò cosa significasse il nome Heyoan ed egli rispose: “Vento che sussurra la verità attraverso i secoli”. Gli chiese da dove provenisse ed egli rispose: “Dal Kenya”. L’autrice afferma inoltre che le informazioni che provengono dagli spiriti guida “superano la nostra comprensione, ma, se rimaniamo aperti e continuiamo a riceverle, con l’andar del tempo le comprendiamo. La comunicazione di uno spirito guida può trascendere il pensiero lineare e toccare l’individuo molto in profondità: raggiunge l’anima al di là dei limiti umani”.

Barbara Ann Brennan parla di questo argomento anche nel suo libro Luce Emergente, Una nuova esplorazione del campo energetico umano[3]. Dice di scrivere su un quaderno la domanda e di aspettare la risposta. La matita non si muoverà automaticamente perché non stiamo eseguendo la scrittura automatica; la risposta arriverà telepaticamente e poi noi la scriveremo. Consiglia di scrivere tutto quello che viene in mente, anche se può sembrarci sciocco o sbagliato. Con l’esercizio, riusciremo a distinguere ciò che viene dalla nostra mente da ciò che udiamo telepaticamente. “Una vera guida spirituale è sempre piena d’amore, incoraggiante, priva di giudizi e veritiera. Non tradisce la vostra interezza, la vostra onestà o il vostro onore”.[4]  

Ho riportato e riassunto tutto questo perché lo considero molto interessante, ma per chi volesse saperne di più o provare queste pratiche, è opportuno che le apprenda direttamente dai libri sopra citati e non da questo articolo, che vuole essere soltanto uno spunto di riflessione. (Mani di Luce, Come curarsi e curare tramite il campo energetico umano e Luce Emergente, Una nuova esplorazione del campo energetico umano di Barbara Ann Brennan, Longanesi & C.)

Decisi di seguire i suggerimenti di Barbara Ann Brennan. Ponevo una domanda e concentrandomi scrivevo tutto ciò che mi veniva in mente senza chiedermi se fosse giusto o no. Poi riponevo il foglio in un cassetto e, per non perdermi d’animo, lo rileggevo solo il giorno dopo. Continuai per parecchi giorni: i primi fogli facevano solo ridere, non avevano alcun senso. Pertanto li presi e andai a bruciarli in giardino. Ci vuole costanza e tanta pazienza. Sicura di riuscire, andavo avanti la mattina a scrivere questi foglietti inconcludenti e ridicoli. Dopo un po’ di tempo iniziavano ad essere più leggibili, notavo che avevo fatto dei progressi perché cominciavano ad avere significato. Fino a che un giorno rimasi stupita io stessa del risultato ottenuto.
Credo che la gavetta si faccia per tutte le cose da imparare. Se uno vuol guidare la macchina, deve prima studiare per prendere la patente. Se uno vuol lavorare come operaio, come me, oppure come impiegato, deve prima imparare il lavoro. E anche la canalizzazione non è da meno. Ma se è stato capace un ragazzino di dodici anni, età che aveva mio fratello Antonio quando ha cominciato, lo possono fare tutti. Chi vuole riuscire, infatti, non deve per niente demoralizzarsi al principio. Per tutto ci vuole un po’ di pazienza.

Come detto, in principio, facevo fatica a scrivere ciò che percepivo, poi gradualmente i messaggi sono diventati sempre più chiari fino a costituire delle vere e proprie comunicazioni di una pagina o due di quaderno.

I messaggi, nel mio caso, sono sempre incoraggianti, pieni di ottimismo e fiducia nel futuro. Spesso sono rivolti all’intera Umanità, ma qualche volta hanno contenuto più personale.
Le Entità che si presentano sono diverse, talvolta spiriti di defunti, della mia famiglia o anche estranei, ma la maggior parte delle volte sono Entità di altri mondi.

Il metodo di fare le domande e poi attendere la risposta fu solo per il principio. Diciamo che mi è servito per orientarmi, per “aprire il canale”, per dare il via.
Poi la modalità è cambiata, nel senso che non ero più io a voler scrivere ma erano le Entità a venire da me. Avveniva non tutti i giorni, ma di tanto in tanto, in momenti diversi della giornata e qualche volta anche di notte. Sentivo che qualcuno voleva comunicare, così prendevo foglio e penna e mi mettevo in ascolto. Spesso addirittura mi capitava di sentire qualcuno che mi parlava mentre dormivo fino a svegliarmi. Sempre però senza spaventarmi, con molta gentilezza e chiedendomi anche scusa.

Molto spesso è venuto a parlarmi mio marito dopo la sua dipartita, assicurandomi che stava bene e dandomi coraggio. Ricevevo inoltre diverse comunicazioni da Entità elevate, Maestri disincarnati che aiutano l’Umanità, come ad esempio Edmondo, che mi diede tanti insegnamenti spirituali. Loro sanno chi vuole essere aiutato.


Ribadisco che si tratta di messaggi sempre molto positivi ed elevati. Mai sono venuti a parlarmi spiriti di basso livello; non si sono mai presentati e non si presenteranno. Un’Entità, infatti, mi ha spiegato: “Se la persona è già incanalata nella spiritualità e ama Dio con tutta l’anima, non può essere avvicinata da spiriti immondi”, così mi sono tolta ogni dubbio.


Delle comunicazioni ne ho parlato al passato perché da un paio d’anni sono diminuite parecchio, ora sono veramente rare. Però le ho ricevute per molto tempo dato che sono cominciate nel 1993.

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Il modo in cui gli Esseri Immateriali comunicano con noi

Leggendo alcuni libri, ho capito che gli Esseri Immateriali parlano da dentro di noi attraverso energia – pensiero, o, in altre parole, attraverso vibrazioni psichiche che fanno sì che Essi possano comunicare con il nostro spirito.
Kryon[5] ha diversi canalizzatori in tutto il mondo, ed egli dice che in futuro saranno molti di più gli spiriti che comunicheranno con noi.

Ci chiediamo come facciano i medium a comunicare con gli spiriti. Alcuni ricevono le onde psichiche senza andare in trance e questa è medianità cosciente, altri, invece, vanno in trance. In ogni caso non si sente con l’udito, si percepisce nella mente. 
Nei tempi attuali molte più persone rispetto a prima canalizzano Esseri Immateriali perché siamo più aperti di mente. L’opera La Grande Sintesi, Soluzione dei problemi della Scienza e dello Spirito, Edizioni Mediterranee, fu dettata di getto a Pietro Ubaldi da un “Pensiero” che egli definì la “Voce”.

Ma ancora più sorprendenti sono le canalizzazioni dal vivo, cioè in presenza di molte persone, come nel caso di Kryon. Parecchi anni fa, partecipai con mia figlia a un convegno a Bagnocavallo che si teneva in un antico convento dove diversi relatori parlavano di argomenti spirituali. Il canalizzatore italiano di Kryon, Angelo Picco Barilari, teneva una canalizzazione dal vivo. Mi sono sorpresa di come egli sentisse l’Entità Kryon e in contemporanea riferisse il suo discorso a tutti noi ascoltatori nella sala. Appena terminate le conferenze della giornata, andammo giù nel chiostro alle bancarelle dei libri per sceglierne alcuni. Acquistammo La sfida dell’impossibile, di Angelo Picco Barilari, Anima Edizioni, sul quale l’autore stesso mi ha scritto una dedica. Mentre la scriveva io gli parlavo ma lui mi disse: “Aspetti, aspetti sto canalizzando”. Quindi ha canalizzato anche la dedica, che è la seguente: “Anna sei felice e sei serena come il sole del mattino in un caldo giorno d’estate. Tu sei immensamente amata”.

La dedica

Acquistai anche un altro libro: La Storia di Edgar Cayce, Vi è un Fiume, di Thomas Sugrue, Anima Edizioni, dove si racconta la vita di Edgar Cayce, un medium che, per aiutare le persone malate che si rivolgevano a lui, si doveva sdraiare e addormentare: difatti, nel sonno riusciva a fare diagnosi e dava consigli anche sui farmaci da prendere. Un suo collaboratore annotava tutto mentre egli dormiva. Si legge che quando Edgar Cayce si svegliava e si alzava, chiedeva cosa avesse detto in quanto non era consapevole di ciò che accadeva durante il sonno, eppure per quarant’anni una voce parlò per suo tramite suggerendo diagnosi e cure per tante persone delle cui malattie lui non sapeva niente. Previde anche alcuni avvenimenti che in quel tempo sembravano incredibili ma che puntualmente accaddero. Nel libro si raccontano anche diversi episodi significativi dell’infanzia del veggente. Tra questi ne lessi uno che mi stupì molto: fu rimproverato dal padre perché non aveva voglia di studiare; quando rimase da solo nella sua stanza, invece di mettersi a studiare, il giovane Edgar pose il libro sotto il cuscino e si mise a dormire. Quando si svegliò per mettersi a leggerlo, si accorse che sapeva già tutto. Questo, insieme ad altri episodi sorprendenti, sono stati il principio della manifestazione del suo dono. Dopo, piano piano, quando diventò adulto, le persone cominciarono ad andare da lui per avere il suo aiuto. Consiglio la lettura del libro così noterete la straordinarietà di questo personaggio.

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Perché l’hai accantonata?

Come detto, quando a sessantun anni riprovai a comunicare, i primi messaggi non erano per niente chiari, anzi erano così insignificanti che li bruciai. Tempo dopo, iniziarono ad avere senso ma non abbastanza, pensavo, per trascriverli sul libro che stavo scrivendo.
Perciò avevo deciso di non riportare la comunicazione che segue, una delle prime, ma un giorno un’Entità mi disse: “Perché l’hai accantonata?” E così ho pensato di scriverla in quanto potrebbe servire da incoraggiamento per chi vuole cominciare. Eccola:

“È in atto un nuovo modo di essere. L’Umanità è costretta dagli eventi a cambiare. Sotto l’impulso di nuove coordinate, dovrà capire ciò che deve fare. Mentre tutti pensano che il mondo stia andando a rotoli. Mentre si vedono ovunque movimenti tristi. Questo accade perché l’Umanità si sta inoltrando nel modo nuovo di essere.
Sarà viva mentre i cosiddetti vuoti di spostamento sono in corso. Vediamo dappertutto che vi attorniano i vuoti, spostamenti di essere estremi. Mi congratulo con tutti gli esseri umani perché vedo che si volgono dalla parte meravigliosa tenendo bene gli ormeggi. Ho visto che sono tutti tristi ma solo perché non riescono a indovinare bene che si tratta di una svolta sana per vedere l’Umanità vestita di abiti nuovi, interamente nuovi. Purtroppo non vedono che il presente e non possono indovinare ciò che si cela dietro alle cose. Meraviglia delle meraviglie. Vedranno bene dopo tutto che vi stiamo solo salvaguardando dall’impalcatura che hanno messo sotto i piedi. Si sono situati lì accanto a noi per vedere bene il da farsi. Sì, purtroppo è così, per eventuale movimento sbagliato possiamo noi dirigere tutto e bene. Noi vogliamo lavorare, lavorare per sempre per favorirvi una sentita e particolare amicizia in Dio, siamo tutti amici e fratelli umani, con noi a lavorare, a lavorare e sempre in Dio vi amiamo.
Vediamo che siete veramente splendidi, vi amiamo e vogliamo compiere anche noi qualcosa per voi, noi siamo amici e parte del gruppo felice e simpatico di Dio in Terra”.

È questa la comunicazione che avevo accantonato; come potete notare, non è molto chiara, ma ho deciso di seguire il consiglio di chi mi ha chiesto di scriverla. Spero che a qualcuno serva da incoraggiamento.

A seguire, trovate altre comunicazioni di quel periodo. Le riporto, sempre nell’ottica di dare coraggio a chi vuole cominciare.

Una comunicazione

“Mi compiaccio. Sono contento di vedere che tu sei diversa da tutti quelli che ti circondano.
Sono sempre in te riverito. Mi sento a Mio agio. Mi comprendi, Mi adori e Mi tieni nel tuo cuore, ma per quello che riguarda i sogni sei sempre dubbiosa. Perché fai così? Sono a dire che tutto ciò che hai chiesto verrà senz’altro. Non aver paura. Non dubitare.
Sono così a darti un po’ di coraggio e serenità. Vivi tranquillamente.

Aspetta, hai davanti a te l’aurora più bella che possa esistere. Io sono in te, con te, e per te, come tu fai per Me. Siamo così in unione perfetta. Stai solo aspettando, Mi capisci?”

Un’altra comunicazione

“Gli dei immortali possono unificare le due energie maschile e femminile per procreare con la sola volontà. Solo una dea può generare figli per clonazione”.

Un’altra ancora:

“Ho parlato sempre di tutto ciò che tu sai a riguardo delle cose dell’avvenire.
Ti ho parlato anche di te stessa, del passato. Ti ho detto anche che se vuoi riprenderti le tue facoltà che in passato adoperavi benino, ora puoi svilupparle naturalmente. Non ti impressionare, ne sei stata già padrona. Ora se vuoi puoi manifestarle bene. Su non aspettare oltre. Io voglio che si vada avanti, non fermare il tuo slancio. Sono io che in te ti spingo. Vai avanti. Pregare non serve. Serve solo il coraggio”
.

Mercoledì 6 dicembre 2006, ore 6.30 mattino (Questa è una comunicazione di quando mio marito era malato, quindi non del periodo inziale del mio cammino spirituale, ma ho voluto comunque riportarla qui).

Un’altra più breve

“Tu puoi tutto. Sei Dio, sei come Me. E non c’è differenza perché sei Me Stesso. Sei Me. Sei Me. Sei Me. Sei Me. Sei Me. Sei Me. Sei Me. Sei Me Onnipotente, Onnipotente, Onnisciente, Onnisciente. Le Mie caratteristiche sono in comune. Sono in comune. Sono in comune. Sono in comune. Sono tue. Sono Mie. Mie sono anche tue, Mie sono tue. Voi tutti siete Me,
Dio dell’Amore”

“Signore sono cose Meravigliose che hai detto, io sono veramente meravigliata e non so dire di più di un grande GRAZIE. Sono confusa. Sono veramente stordita. Ho ricevuto tutto da Te mio Dio. Voglio solo ringraziarTi per tutta l’eternità. Voglio GLORIFICARTI, voglio AMARTI per ETERNO, insieme a tutti”.

Un’altra:

“Perché non continui con i tuoi metodi; di far pressione al tuo corpo per guarire da solo? Tu non pensi che questo vada bene e ti vuoi addossare invece altre cose per non applicarti a te stessa? Continua coi metodi che sai ed è più che sufficiente. Non prestare ascolto a chi non sa fare alcun sforzo per ristabilirsi da solo. Tu che sei capace vai avanti senza fermarti e concluderai presto tutto quanto. Vuoi ascoltare gli altri per non lavorare per te stessa. Sentirai beneficio, te lo prometto, non andare da nessuna parte. Ti giuro che passerà tutto appena lo credi”.

Questa comunicazione riguarda alcuni piccoli disturbi fisici che ebbi in passato per risolvere i quali volevo recarmi da un medico. L’Entità mi sprona a guarirmi da sola seguendo il mio metodo di incanalare l’Energia e mandarla alle parti del corpo che ne hanno bisogno. Ascoltai il cosiglio e funzionò.

Un’altra comunicazione:

“Non mi dire che ti ho abbandonata, lo sai bene che non può essere. Mi dispiace che non capisci. Voglio che tu sia forte di pensiero e si concluderà ma ora non riesci a capire. Mentre vai avanti, vedrai il risultato. Non importa che non senti ma sarà. Quindi stai quieta. Invece fai come se non capissi le cose bene. Sei tu stessa la fortuna dei tuoi interessi personali. Mi raccomando tieni duro, non mollare, sii forte, mantieni la speranza e vedrai! Conoscerai e serberai tutto questo dolore inutilmente acquisito. Sono a rincuorarti. Non preoccuparti. Manifesta la tua gioia e non il pianto inutile. Sono tuo e Mia sei tu con tutte le tue stranezze”.
Ore 4.45 mattina di domenica 10 aprile

Anche questa comunicazione è del periodo in cui mio marito era gravemente malato.

Un’altra comunicazione

“Non tirar la corda, metti in chiaro tutto quello che sai:
non ti immischiare, lascia fare a loro. Tu stai da parte, vedi tutto osserva e basta. Stai mettendo il tuo zampino. Non fai niente di buono. Così facendo allunghi solo il brodo. Sia fatta tutta la loro volontà. Mia adorata
”.

Un altro messaggio

“Non sprecare tempo nelle cose inutili, vai avanti con i tuoi proponimenti. Hai bisogno di tanto tempo ancora per finire tutte le cose che hai in mano.
Ricorda che non ci sarà più il tempo poi. Finisci tutto e subito, mi raccomando. Mettici tutta la tua buona volontà.
Sei davvero intelligente, non provar rancore, sii più coraggiosa, tieni ferma la tua volontà, sii forte, ma perché vuoi rovinare tutto mentre sei arrivata in alto? Mostra la tua sicurezza, ti piace fare la cosa tua che volevi e adesso?
Non ti allarmare, andrà via. Ma per favore trattieni la tua ira. Sii sempre intelligente, mostrati tale. Fai di tutto.
Mi raccomando, non fare più così. Non ti arrabbiare.
Verrai confortata subito ma fai attenzione. Ne vale la pena. Non comunicare ma fai, fai quello che devi fare nonostante tutto, devi andare avanti. Sei arrivata dove volevi tu.
Ora sopporta e vedrai subito il succo. Non indietreggiare vai avanti stai attenta, è pericoloso. Sii veramente sicura di tutto ciò. Non affaticarti. Stai attenta, mi raccomando.
Sono il tuo Dio ti basta”.

Una comunicazione

“La tua mano, è la Mia mano. Il tuo cuore, è il Mio cuore. La tua voce, è la Mia voce. Non sei differente da Me. Sei Me ed Io sono te. È la sola componente diversa, ma la Sostanza è uguale. Mi conosci bene e sai che è la Verità. Noi siamo unica Verità. Mi confondi sempre, ma sai bene che è così.
Allora puoi fare quello che vuoi. Ti sarà dato per aver creduto. Permetti a te stessa di farti conoscere i piani più alti e farai esperienza al più presto possibile.
Non confondere i piani e aspetta, ti sarà dato. Mi sono compiaciuto di venir subito attratto da questo tuo desiderio non per compiacere te sola ma per gli altri. Saranno attratti da tutto ciò e subiranno il bene che rende.
Aspetta però, non essere impaziente. Tutto sarà soddisfatto, non importa che le cose si vedono al contrario. Sono buone così”.

Come detto, alcune comunicazioni che ho ricevuto nei primissimi tempi del mio cammino spirituale mi sembravano di pochissimo valore e non volevo riportarle sui libri che stavo scrivendo. Poi mi sono detta che forse sarebbero potute servire per incoraggiare chi decide di incamminarsi sulla via della spiritualità, per fargli vedere che non deve assolutamente demoralizzarsi all’inizio. Perché dopo di sicuro farà progressi. È come un bambino che comincia ad andare a scuola e fa la prima elementare, di sicuro i quaderni che leggerà quando si è laureato lo faranno ridere. La stessa cosa è per le comunicazioni, esse col passare del tempo miglioreranno.
E voglio dire un’altra cosa: tutte le carte scritte per comunicazioni o le brutte copie dei libri, è bene non buttarle nella spazzatura perché in quei fogli spesso c’è il nome di Dio e quindi per rispetto non vanno gettati ma bruciati. Così fecero i miei genitori e io ho imparato da loro. Per me è comodo perché ho il giardino però si può fare in qualsiasi posto. Ma mai nella spazzatura. Questo è per rispetto.





[1] Ed. Longanesi & C. Il libro riguarda l’arte di guarire attraverso l’energia; le cause delle malattie vengono messe in relazione con i disturbi energetici dell’aura: con il ripristino e il riequilibrio del campo energetico umano, le persone ritrovano il benessere. L’autrice opera come terapeuta, psicoterapeuta e scienziata. Ha fondato e dirige la Barbara Brennan School of Healing di East Hampton, New York. Nel libro racconta in prima persona diverse esperienze di cura e guarigione delle persone che si rivolgono a lei.

[2] Pag. 162-163 di Mani di Luce, Come curarsi e curare tramite il campo energetico umano di Barbara Ann Brennan, Longanesi & C.

[3] Longanesi & C.

[4] Pag. 305 del libro citato

[5] Kryon è un’Entità angelica che lavora per portare il pianeta Terra ad un livello vibrazionale superiore. È canalizzato da Lee Carrol, autore di numerosi libri in cui Kryon parla in prima persona. In Italia è canalizzato da Angelo Picco Barilari che ha scritto anch’egli molti libri.

Parlo di me

Ciò che ho sperimentato e compreso è talmente bello e importante che non posso tenerlo solo per me. Per questo ho deciso di condividere le mie esperienze spirituali. E se anche soltanto una persona, leggendo il blog o i miei libri, decidesse di intraprendere un cammino di ricerca interiore arrivando a provare la mia stessa infinita Gioia, avrò raggiunto l’obiettivo. La vita spirituale mi ha dato tutto, mi ha appagato completamente. Quando si ama intensamente Dio, non si desidera nient’altro e non si teme più nemmeno la morte. Il Padre, puro Amore, è la Grande Energia che permea l’Universo e noi non siamo altro che sue Scintille. Acquisirne la consapevolezza ci fa sentire completi e in armonia con il creato. Nel mio cammino, ho scelto la meditazione profonda perchè la considero una via diretta, ma ciascuno è libero di intraprendere la strada che gli è più consona.

Anna Gravinese

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