* * *
Come ho raccontato nell’articolo Il mio cammino spirituale, il pranoterapeuta dal quale sono andata per alcuni piccoli disturbi di salute era appassionato di spiritualità e mi suggerì dei titoli di libri che poi comprai: Mani di Luce, Come curarsi e curare tramite il campo energetico umano, di Barbara Ann Brennan [1], Il prodigio del pensiero positivo di Amadeus Voldben[2] e un altro libro intitolato Il Protettore Invisibile sempre di Amadeus Voldben[3].
Tutti e tre mi hanno aiutata a individuare la strada da percorrere. Specialmente l’ultimo che parlava di Guide spirituali e dell’Io Superiore, argomenti di cui non avevo mai sentito parlare prima.
A pagina 62 de Il Protettore Invisibile l’autore riporta un brano di G. Barbarin che trascrivo qui di seguito:
“Nelle religioni del rito, Dio è posto così lontano dai Suoi fedeli e circondato di tante folgori dai Suoi preti che vi sono poche possibilità di raggiungerLo e di commuoverLo.
Questa è la ragione per la quale tanti devoti preferiscono indirizzarsi ai Suoi santi nella speranza che l’umanità di questi li aiuti a comprendere le loro miserie.
Il Protettore invisibile – che io vi indico – risiede dentro di voi, siete il Suo tempio ordinario… ma la sola maniera che abbia di manifestarSi a voi è quella di passare attraverso la vostra coscienza e identificarSi con voi.
Se cercate di comunicare con Lui per mezzo di un linguaggio umano, non attendete che vi risponda nella stessa lingua. Bisogna che il vostro pensiero si unisca al Suo in un atto incessante di comprensione.
Il collegamento con l’Io spirituale realizza la continua assistenza nella vita.”
Sebbene chiare, non capivo queste parole nel loro profondo, ma intanto volli incominciare a cercare questo collegamento, come diceva l’autore. E sempre nello stesso libro si spiega come fare:
“Una società con l’Invisibile
Nella collaborazione che devi dare alla realizzazione del Piano Divino, per quanto riguarda la tua parte, è come se tu avessi fatta una società o un patto con l’Invisibile: ciò che hai dato ti sarà restituito in misura traboccante.
Nel vangelo è scritto: Dà e ti sarà dato in misura abbondante e raddoppiata.
Ricorda:
Riceverai in proporzione a quello che hai dato:
se metti nulla, avrai nulla;
se metti uno, avrai due;
se metti tutto, avrai tutto.
Sta certo di questo; ne constaterai la verità.
Ciò che devi mettere tu è la buona volontà di migliorare te stesso, operando nel bene, volontà concreta di realizzazione, non vago desiderio, ma volontà applicata nella vita di ogni giorno.
Tu sei protetto.
Sii collegato con la Luce che ti guida e col tuo Io spirituale in ogni circostanza, sempre.
Potrai effettuare il collegamento mediante il pensiero costante alla Presenza divina in te e alla Guida.
Sarai protetto e invulnerabile.
Ma perché l’assistenza, la guida, l’aiuto e la protezione non vengano mai meno, è necessaria da parte tua una condotta lineare.
Tu sei lasciato a te stesso quando agisci in maniera disarmonica ed egoista. Quando il tuo pensiero e la tua azione sono lontani dalle cose dello spirito ed è tutto polarizzato nella materia, allora sei lasciato alla tua esperienza.
Quando sei unito al mondo dello spirito e il tuo ideale è lo spirito, lavorando in armonia agli insegnamenti delle Guide e in collegamento con la Presenza Divina, allora tu sei protetto.
Non sarai dimenticato, né lasciato a te stesso, poiché operi non per tuo vantaggio, ma per una causa più grande, la stessa di coloro, Entità alte e potenti, che come te operano per il bene del mondo; la loro causa è la tua, e la tua è anche la loro; essi sono perciò con te.
Tu sei protetto. Nessuno potrà nuocerti.
La protezione consiste non soltanto nella difesa della tua esistenza dalle insidie altrui, ma da ogni circostanza avversa o contraria al tuo lavoro per il bene.
Nessuno potrà toccarti se tu stesso non ne sarai la causa. Se qualcosa ti tocca, solo in relazione al carico di cui ti devi liberare.
Se agisci rettamente non sarai mai abbandonato. Per non essere lasciato a te stesso, sii collegato con le Guide.
Và, quindi sicuro per le vie del mondo, in ogni ambiente con chiunque per la tua strada. Non sei solo, ma sei ogn’ora accompagnato, seguito, aiutato, guidato.
Sei segnato e sarai riconosciuto.
Comincia una fase nuova della tua vita
Se saprai mettere in atto quanto ora ti vien detto, la tua vita prenderà un nuovo corso.
Fa’ bene attenzione a questo che devi ponderare: sono tre punti sui quali poggerà d’ora innanzi la tua esistenza, tre cardini per la realizzazione spirituale che darà serenità e gioia alla tua vita che ne sarà totalmente cambiata.
Avrai non soltanto tutto l’aiuto e la protezione che ti occorrono, ma sarai tu stesso di aiuto per gli altri e una forza benefica per tutti.
Primo
Tu sarai un Centro di irradiazione di bene. Dipende da te trasformarti in un centro di irradiazione concreto, come concreto è il pensiero. Ai vicini, ai lontani, alle persone, alle cose, ai luoghi, al tuo lavoro, ai problemi che affronti, tu puoi irradiare pensieri d’amore, per tutti. Da te partono soltanto pensieri e sentimenti benefici, come i raggi del sole su tutti gli esseri.
Anche quando sei scarico e vuoto o in fase di minore vitalità spirituale, servirà a ricaricarti, irradiando agli altri; anche se ciò può sembrare un paradosso.
Per farlo, puoi usare le parole che il cuore ti detta o anche queste: “Io irradio l’Amore e il Bene su tutte le creature.”
Benedici tutto e tutti; gioverai agli altri e a te stesso. Sentirai giungere un’energia rinnovatrice e troverai la pienezza di vita che solo l’Amore sa dare.
Secondo
Ciò riguarda il contatto con il tuo Io spirituale.
Cerca di mantenere il più possibile un costante collegamento con questa fonte di Luce che è in te stesso.
Concentrarsi, è sentirsi dentro. Concentra il tuo pensiero e nel ritmo del verso, scandisci questo mantra, adagio, parola per parola, penetrandone il significato:
Presenza divina in me,
possa la Tua Saggezza
dirigere ogni mio atto;
il Tuo Amore
guidare i miei pensieri;
la Tua Luce
illuminare il mio cammino.
Avvolgimi nella Tua Radiazione
ora e sempre.
In questo piano radioso dello Spirito, sentirai luce e calore. Entrerà in te un’energia che vitalizzerà il tuo corpo e la psiche; sarà il manto di Luce nel quale ti sentirai avvolto dal Protettore invisibile.
Terzo
È la scelta più bella e importante della tua vita; la via solare del Bene quando ne sei richiesto. [4]
Sia questo ogni giorno il tuo saluto del mattino:
Signore, io consacro la mia vita alla causa del Bene,
al servizio Tuo e dell’Umanità,
accetta la mia offerta
e prendi tutta la mia vita.
Disponine nel modo che Tu vuoi
Per quello che Tu sai.
Io affido me stesso e le mie cose
nelle Tue Mani.
Rimetto a te tutto ciò che mi riguarda
Perché sia fatta solo la Tua Volontà.
Aiuta il mio proposito,
sostieni la mia azione per il bene,
rafforza la mia costanza per sempre.
Questo è il mio proponimento per tutta la mia esistenza terrena.
* * *
Questo atto di dedizione cambierà totalmente la tua polarità. Ne constaterai gli effetti in tutta la tua vita poiché attirerai su di te le più alte energie che operano per lo stesso fine.
Tu entri automaticamente a far parte della Gerarchia che lavora all’evoluzione dell’Umanità. La tua scelta è la più nobile, la sola che realizza il progresso nella via dell’Amore e della Luce. Dacché hai scelto la via del bene tu sei divenuto un Volontario del Bene.
Ciò ti porta su un piano di tutta luce perché sei votato al servizio degli altri in modo disinteressato. La tua causa non è più egoista e personale, ma quella stessa che le Guide propugnano e sostengono.
La tua vita e le tue cose appartengono a chi ti guida, che saprà di certo, ben proteggere e custodire.
Hai scelto, in primo luogo, il Regno di Dio e la Sua giustizia…il resto ti sarà dato in sovrappiù.
Poiché dai tutto, avrai tutto.
Niente e nessuno dovrai più temere, perché niente e nessuno ti potrà nuocere. La disposizione del tuo animo sarà il più potente richiamo che attirerà tutto il Bene del Protettore Invisibile.”
Tratto da Il Protettore Invisibile di Amadeus Voldben, Edizioni Mediterranee.
Non ho perso tempo. Ho messo subito in pratica questi insegnamenti e ho constatato in prima persona che il cambiamento avviene proprio come si dice.
Ho scritto subito all’indirizzo indicato pregando di mandarmi al più presto il libretto: “I volontari del bene”. Me lo mandarono in tempo prima di partire per le ferie, così lo portai con me per recitare le preghiere che conteneva. Tutte le mattine immancabilmente. Non mi ricordo per quanto tempo, però mi ricordo che le recitai con tanto fervore sicuramente per tutto il tempo delle vacanze cioè un mese. Mi portai anche l’Autobiografia di uno Yogi di Paramahansa Yogananda [5] e lo leggevo in spiaggia. La mattina mi alzavo presto e pregavo senza farmi vedere. Era un segreto tra me e l’Invisibile, nessuno doveva saperlo. La domenica invece queste preghiere le facevo in Chiesa durante la Messa e se il sacerdote confessava, mi confessavo e facevo la Comunione.
Mi sentivo felice di poter fare un passo così nuovo e imbarcarmi in un’avventura così gioiosa. Per me era molto bello, non avevo mai sentito parlare di queste meraviglie.
Piano piano vedevo la diversità dei pensieri che venivano alla mia mente. Capivo che cambiava davvero qualcosa, e tra questa avventura e la lettura del libro di Yogananda mi sentivo rinata e felice.
Anche perchè continuavo a seguire i consigli del pranoterapeuta dal quale avevo fatto delle sedute per risolvere alcuni problemi di salute. Il suo suggerimento era di prendere del tempo per stare in silenzio e cercare di svuotare la mente, magari aggiungendo una preghiera non prefabbricata. Questo mi aveva portato a sperimentare uno stato simile a quello della meditazione. E tutto ciò contribuiva a farmi sentire bene e felice. Avevo appena concluso i sei mesi di pranoterapia. Era il mese di agosto del 1993.
Tutto questo lo tenevo per me, non dicevo niente a nessuno perché gli altri non riescono a credere cosicché meglio tacere. E nel frattempo lessi e misi in pratica ciò che dice Yogananda e insieme con la preghiera mi portarono buoni frutti.
Tornata dal mare, continuavo con la mia meditazione e cercavo di progredire, cioè di riuscire nella meditazione profonda che non è facile. Almeno io non ci ero ancora riuscita.
Tutta questa ansia che avevo di sapere divenne ancora più forte e quando cominciai a imparare le tecniche del Kriya Yoga [6] riuscii finalmente ad esser brava nella meditazione profonda che all’inizio mi era molto difficile perché non riuscivo a tener ferma la mente su Dio, ma con l’aiuto di Yogananda che io considero il mio Maestro, ci riuscii. Quando c’è desiderio e buona volontà tutto si fa. E senza raccontare niente di tutto ciò alla gente. Ero così fuori di me dalla gioia che avrei voluto dirlo però mi trattenevo. Il perché è che dopo ci sono i giudizi degli altri, e questi ti bloccano. Sono cose molto delicate e alcuni non riescono a gustarle, allora dissi “le tengo per me sola”. Perché queste non sono cose ordinarie ma spirituali e in più di una Gioia che non è di questo mondo. La Pace e la Gioia che si provano sono qualcosa di indescrivibile. Nulla più conta di questa vita, né le gioie né le sensazioni e il resto, sono tutte di nessun valore al confronto di quelle Gioie divine.
E tutto ciò lo devo al mio Maestro Yogananda, ero contenta di essere stata capace di mettermi in sintonia con Lui, mi sentivo protetta, sentivo anche come se lo conoscessi da sempre. Sul libro di Yogananda lessi che un discepolo chiese al Maestro: “Quando ve ne sarete andato sarete con noi così come lo siete adesso?” Rispose: “A coloro che mi penseranno vicino, io sarò vicino”. Avere un Maestro realizzato è una benedizione. Inoltre diceva ai Suoi discepoli:
“Io sono il trasformatore. Prendiamo ad esempio la potenza elettrica prodotta in una centrale, non può essere trasferita nelle prese delle nostre case direttamente. Brucerebbe tutti i circuiti perché è troppo forte.
Attraverso dei trasformatori viene abbassata fino ad un livello utilizzabile dalle nostre apparecchiature. La stessa cosa è per il nostro sistema nervoso e la nostra coscienza. La potenza di Dio è così incredibilmente al di là della nostra umana percezione e delle nostre possibilità di recezione che non potremmo mai sopportare”.
Per questo vien detto: “Chi vede Dio muore”.
Invece quando giunge a noi con una potenza diminuita dal trasformatore che in questo caso si chiama Maestro Yogananda non succede niente.
A conclusione di questo articolo, vorrei raccontarvi un fatto che mi fece molto piacere riguardo ad Amadeus Voldben, l’autore di molti libri tra cui Il Protettore Invisibile, di cui ho parlato prima, e Il prodigio del pensiero positivo[7], che furono per me come un primo raggio di luce che mi illuminò la mente. Mi sentivo grata all’autore, pertanto cercai di mettermi in contatto con lui per telefono per ringraziarlo. Ma gli editori ai quali mi rivolsi per sapere il suo numero telefonico, mi consigliarono di scrivergli una lettera che loro stessi gli avrebbero poi dato. E io nella lettera misi per iscritto il mio numero di telefono sperando che mi richiamasse, e così fu. Grande fu la sorpresa e la gioia quando ricevetti la sua telefonata. I suoi editori presero quella decisione scusandosi dicendo che lo scrittore ormai era troppo anziano.
[1] Longanesi & C.
[2] Edizioni Mediterranee
[3] Edizioni Mediterranee
[4] In una nota del libro si diceva che si poteva richiedere il libretto: “I volontari del bene” gratuito a: A. Rotondi, Via Merulana 82, Roma
[5]Astrolabio – Ubaldini Editore
[6] Si spiega cos’è il Kriya Yoga nel libro Autobiografia di uno Yogi di Paramahansa Yogananda, al capitolo XXVI intitolato “La Scienza del Kriya Yoga”. Si legge: “Il Kriya Yoga è un metodo semplice, psicofisico mediante il quale il sangue umano viene purificato dell’anidride carbonica e risaturato di ossigeno. Gli atomi di questo ossigeno in sovrappiù si tramutano in correnti di vita, per ringiovanire il cervello e i centri spinali. Fermando l’accumularsi del sangue venoso, lo yogi può diminuire o interrompere il logorio dei tessuti; uno yogi molto progredito tramuta le sue cellule in pura energia. Elia, Gesù, Kabir, e altri profeti antichi furono maestri nell’usare il Kriya o una tecnica simile, mediante la quale riuscivano a smaterializzare i loro corpi a volontà.”
[6] Entrambi delle Edizioni Mediterranee