Una persona può dire: se Dio ha creato il mondo ed Egli è dentro di noi e può ispirarci, perché c’è tutto questo male nella Sua creazione?

da | 8 Dicembre 2022 | Scoprire il Divino Sé


A questa domanda facciamo rispondere Pietro Ubaldi.

* * *

Egli dice:

“La perfezione di Dio non implica che Egli abbia creato un Universo già perfetto come è Egli stesso. Egli può aver costruito un Universo perfettibile, cioè evolvente sempre più verso la Sua perfezione, un Universo che nel divenire è ascesa verso di questa, e che intanto, in questo progressivo cammino di conquista, esprima una perfezione di mezzi e di metodo. Ciò risponde alla osservazione della realtà. Ciò spiega il dualismo trascendenza-immanenza, bene-male, in quanto l’Universo è una proiezione di Dio al polo opposto di Sé, dall’immobile nel divenire, dall’assoluto nel relativo, dal perfetto nell’imperfetto. E qui sorge la grande domanda: perché questa proiezione? Ecco il nodo della questione. Dio era perfetto, completo in Sé, causa senza cause. Ed ecco Egli si getta nella concatenazione senza tregua della causa ed effetto, nel laborioso travaglio di un divenire evolutivo, si getta nell’imperfezione per creare fuori di Sé una perfezione simile a Sé. Perché mai? Vi è qui veramente uno spezzarsi in due dell’unità divina, per cui Dio si proietta e viene ad esistere non più solo nella Sostanza ma anche nella forma, così si chiude in un limite, si sottomette alla fatica di un’ascesa, si polverizza nel particolare e si assoggetta ad attraversare gli oceani del male e del dolore. Che cosa vi è in fondo a questo cammino, infine a tutto il processo? Vi è un Universo di esseri che conquistano la coscienza, cioè la vera esistenza, ritornando in Dio da cui furono generati. La scissione così alla fine si rinsalda e l’unità viene ricostruita. Scissione dunque transitoria e puro mezzo, condizioni di una unità nuova e più vasta, in cui Dio avrà compiuta una creazione nuova, quella di sterminate falangi di umanità che in Lui ritrovano la loro unificazione”.

Tratto dal libro: Problemi dell’Avvenire, La Civiltà dello Spirito,
di Pietro Ubaldi, Edizioni Mediterranee.

Il Prof. Pietro Ubaldi era uno studioso di scienze psichiche e spirituali, nato a Foligno il 18 agosto 1886 e deceduto a S. Vicente (Brasile) il 29 febbraio 1972. Scrisse varie opere tra cui La Grande Sintesi, Sintesi e soluzioni dei problemi della Scienza e dello Spirito, costituita da ventiquattro volumi, di cui i primi nove sono stati pubblicati in Italia, e gli altri quindici in Brasile, dove si trasferì. La Grande Sintesi parla di scienza e nello stesso tempo di spiritualità. Quest’Opera fu dettata di getto da un “Pensiero” che Ubaldi definì la “Voce”.

Riguardo a quest’ultima egli dice:

“Io obbedisco a questa Voce perché tutto quello che mi ha detto è stato confermato interamente. Sono 25 anni che la ricevo e dal 1930 non mi ha mai abbandonato un solo istante. (…)
La Voce ha una personalità diversa dalla mia, è assai superiore alla mia. Mi diceva cose che non conoscevo e che non avevo mai studiato. Mi rivelava il futuro con assoluta sicurezza. Tutte le previsioni si sono avverate integralmente.
Nella Pasqua del 1950, ad esempio, la Voce mi disse che sarei venuto in Brasile. Non avrei mai creduto né mai sognato di venire in questo Paese! Vengo sempre avvertito di ciò che deve accadere.
Fino ad oggi, la Voce non ha mai sbagliato”.

Tratto da La Grande Sintesi, Sintesi e soluzioni dei problemi della Scienza e dello Spirito
di Pietro Ubaldi, Edizioni Mediterranee.

Parlo di me

Ciò che ho sperimentato e compreso è talmente bello e importante che non posso tenerlo solo per me. Per questo ho deciso di condividere le mie esperienze spirituali. E se anche soltanto una persona, leggendo il blog o i miei libri, decidesse di intraprendere un cammino di ricerca interiore arrivando a provare la mia stessa infinita Gioia, avrò raggiunto l’obiettivo. La vita spirituale mi ha dato tutto, mi ha appagato completamente. Quando si ama intensamente Dio, non si desidera nient’altro e non si teme più nemmeno la morte. Il Padre, puro Amore, è la Grande Energia che permea l’Universo e noi non siamo altro che sue Scintille. Acquisirne la consapevolezza ci fa sentire completi e in armonia con il creato. Nel mio cammino, ho scelto la meditazione profonda perchè la considero una via diretta, ma ciascuno è libero di intraprendere la strada che gli è più consona.

Anna Gravinese

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