Foto di Dimitris Vetsikas da Pixabay
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Un’Entità ci sprona a cercare la Vera Realtà:
“Buongiorno, sono ancora io che ti parlai della vita di sogno. Fatta nel mondo di sogno. Ora, se questa vita è un sogno o un gioco, si deve trovare il modo di svegliarsi. In genere sulla Terra gli uomini cercano di vivere agiatamente e per questo non vanno rimproverati. Anzi è giusto. L’interesse però è smodato, si dovrebbero accontentare di più per non essere sempre in ansia. Invece, se sapessero che la vita è solo un sogno, non si affannerebbero nel cercare a tutti i costi la ricchezza, non rincorrerebbero futili interessi, ma si orienterebbero verso cose più importanti, come la conoscenza della vera Realtà. La venuta di Cristo è stata per far capire all’Umanità cosa è veramente l’uomo. Egli è Spirito, una Scintilla di Luce scaturita dall’Assoluto. Questo equivale al modo di essere dell’Unico Dio che è il Tutto – Uno. Ora vi trovate in questo mondo irreale e, non sapendo tutto ciò, vi identificate, ed è naturale, con il vostro corpo e vi rendete conto che esso è un corpo fatto di elementi della Terra e un giorno o l’altro scomparirà. Ciò che resterà, però, è quella Sostanza di cui il Creatore è fatto, cioè Spirito. Ecco dove sta la realtà e il sogno. Il Signore disse a Mosè: Il Mio Nome è “IO SONO”. E altrettanto tutti noi fatti a Sua Immagine e Somiglianza siamo derivati da quell’unica Realtà, e quindi possiamo a buona ragione dire che siamo anche noi “IO SONO”. Ora venendo qui sulla Terra, ci illudiamo di essere uomini, donne e bambini. E dato che il Padre ci ha creati liberi di poter fare e pensare ciò che desideriamo, noi facilmente sbagliamo, e così la nostra vita diventa un disastro. Ma possiamo subito cambiarla se solo prendiamo esempio da Cristo: non pensate che tutti dobbiamo essere crocifissi, però dobbiamo faticare per la nostra evoluzione. Gesù era come noi e non l’unico Figlio di Dio, ma ha raggiunto la divina meta e ha potuto dire “Io e il Padre mio siamo Uno”.
Ora ti lascio, ma non per sempre perché tornerò. Sono uno con te e uno con il Padre”.
Lunedì, 14 febbraio 2011, ore 12 e 45