Anche se ci sembra impossibile, noi tutti siamo Dio

da | 30 Dicembre 2021 | Scoprire il Divino Sé

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Potreste pensare che il titolo di questo articolo sia un po’ azzardato. Ma è la pura verità! Ciascun essere umano è divino perché la sua anima è una Scintilla dell’Assoluto. 

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Affermano le Upanishad[1]:

“Questo supremo Brahman, atman universale
immensa dimora di tutto ciò che esiste, più
sottile di ogni cosa sottile, costante: in
verità è te stesso, perché Tu sei Quello”.
(Kaivalya Upanishad: I, 16)

Sai Baba dice:

“Dio è il vero Io dell’uomo”. (…) “Setacciate e separate il reale dall’apparente. Indagate nella sua essenza e cercatene il significato. Restate sempre fermi nella vostra Realtà atmica (spirituale): voi siete indistruttibili, gli alti e i bassi della vita non vi possono influenzare perché voi siete il Vero Eterno ed immutabile Brahman (Dio). Un breve ragionamento vi convincerà che voi non siete il corpo, né i sensi, né la mente, né l’intelligenza, né il nome, né la forma, ma siete l’Atma stessa: è l’Atma (lo Spirito) che assume tutti questi aspetti.
Non appena avrete afferrato, anche solo di sfuggita, questa verità attaccatevi ad essa, non ve la fate sfuggire, fatene il vostro possesso permanente”.

È normale che questa Verità al principio sembri estranea, ma man mano che si procede nel cammino spirituale capiamo che è proprio così.
Il Brahman è l’Uno Universale Assoluto. E tutte le cose che sono nel mondo non sono altro che il riflesso dell’Assoluto.
Un sacerdote potrebbe considerare un atto di esaltazione credere di essere uno con Dio, in quanto ci hanno inculcato di essere solo un nulla, dei miserabili peccatori.
Ma la verità è un’altra.

Gesù stesso disse:

“Non avete letto nelle Scritture che “voi siete dei”? Perché dunque vi stupite se Io affermo di Me una cosa che chiunque di voi potrebbe e dovrebbe sostenere per sé?”

Dobbiamo essere convinti che, nonostante i nostri difetti, siamo particelle di Dio. Il corpo, la mente, il carattere, la personalità sono come degli involucri al cui interno si trova il raggio della Grande Energia che è il Padre che ci emanò da Se Stesso. L’idea dovrebbe spronarci a perfezionarci sempre più per renderci degni di questa verità. E se anche non riusciamo a comprenderlo in questa vita, sarà nella prossima o nell’altra ancora.
L’anima non ha natura diversa da Dio essendo una Sua Scintilla. Perciò la nostra vera natura è l’Essere Unico e Assoluto.

Infatti Sai Baba ci dice: “Io sono Dio. Ma anche tu lo sei. La differenza fra Me e te è che Io ne sono consapevole e tu non lo sei ancora.” Anche l’Entità Ramtha[2] ha lo stesso messaggio: “Tu sei Dio.” E dice inoltre che l’uomo prima conosceva il suo retaggio ed era illimitato.

Per chiarire meglio il concetto, riporto un brano dal libro Luce Emergente, Una nuova esplorazione del campo energetico umano di Barbara Ann Brennan[3]
A pagina 163, al paragrafo “Alla scoperta del Terapeuta interiore”, “Da un channeling con Heyoan[4]”, si legge:

“In un tempo lontano, eoni addietro, prima che il tempo fosse conosciuto come lo è oggi, c’era una scintilla di luce nel cuore del Divino. Quella scintilla esplose creando milioni di stelle, ciascuna con un suo nome scritto nella parola di Dio. Una di quelle stelle sei tu. (…)
In quell’epoca, prima di nascere come essere umano, conoscevi la luce, l’amore, la sapienza.
Non essendo nato, naturalmente non avevi un corpo, così godevi di un’immensa libertà. Eri completamente consapevole della tua essenza. Eri libero di muoverti come volevi nell’universo; ti muovevi nella direzione su cui ti concentravi. Con l’intenzione cominciasti a creare cose. Se desideravi qualcosa automaticamente la creavi.
Creasti la pietra e la terra, creasti alberi e fiori, stelle e pianeti, nuvole e vento. La tua essenza si muoveva facilmente, passando da una forma all’altra. Facesti l’esperienza di essere nube, luna, sole, pesce, gatto. Continuasti a muoverti secondo il tuo piacere. Muovendoti da una forma all’altra e creando sempre più forme, cominciasti pian piano a identificarti con la forma, e nacque l’ombra.
Ormai ti divertiva tanto creare che la memoria venne meno e dimenticasti chi eri. Eri tanto occupato a creare che non ti accorgesti nemmeno che cominciavi a pensare di essere forma.
L’ombra divenne più scura e nacque il dolore dall’aver dimenticato che il vero io è essenza. Il vero io è il creatore; ciò che sta oltre la forma. Ecco come creasti l’ombra e il dolore. Dimenticasti chi eri. Ti spaccasti in due; la parte che aveva dimenticato e l’intero che ricorda.
Ogni essere umano contiene la scintilla del divino in ogni cellula del suo corpo. È l’essenza dell’io. (…)”

Tratto da Luce Emergente, Una nuova esplorazione del campo energetico umano di Barbara Ann Brennan

L’oblio della vera natura è il fondamento di schiavitù, dicono le Upanishad.
Il nostro compito è tornare a sapere chi siamo.

A questo riguardo Sai Baba dice:

“L’uomo nasce con una grande sete ed una profonda fame di gioia, Egli ha il vago ricordo di essere l’erede del Regno della Beatitudine ma non sa come affermare il suo diritto su questa eredità. Qualcosa in lui si ribella quando è condannato a morire, a soffrire, ad odiare. La sua voce interiore gli sussurra che lui è il figlio dell’Immortalità, della Gioia e dell’Amore ma l’uomo ignora questi suggerimenti e come uno che scambia i diamanti con l’immondizia corre in cerca di squallidi piaceri e sordide consolazioni”.

Pensiero del giorno di Prashanti Nilayam del 14 dicembre 2004

Riporto ora un brano da un Discorso di Sai Baba del 30 marzo 1987:

“L’uomo viene a questo mondo come un pellegrino sul cammino verso la Liberazione e, in questo viaggio il suo corpo rappresenta la casa o il veicolo e la mente è il guardiano della casa. Nessuna relazione tuttavia esiste tra la Jivi (l’Anima individualizzata), la mente ed il corpo.
La Jivi durante il viaggio crede che il corpo sia la sua dimora permanente e che la mente sia il servitore e agisce in questa convinzione dimenticando lo scopo del suo viaggio, e poiché l’uomo ritiene che il suo corpo sia la sua dimora permanente è costretto a sopportare pene e difficoltà; e non è in grado di procedere verso la liberazione. Giustamente è stato detto che colui il quale pone l’Atma come centro di ogni cosa è certo di trovare la felicità, mentre colui che guarda fuori di sé è costretto a sopportare difficoltà e dolore. (…)”

Per meglio comprendere la presenza di Dio in noi riporto ora uno stralcio del Discorso di Sai Baba del 7 ottobre 2005:

“L’abitante interiore è Dio stesso.
Durante la fanciullezza l’uomo sviluppa un forte interesse nel giocare assieme ad altri bambini: durante la giovinezza, sotto l’influenza di Cupido, egli va in giro infatuato, in compagnia delle donne: durante la mezza età è invischiato nelle faccende del mondo e profondamente impegnato nel procurarsi ricchezza; infine in vecchiaia desidera questo e quello senza contemplare Dio.
L’uomo spreca la sua preziosa nascita umana completamente avviluppato nella rete del karma[5].

Incarnazioni dell’Amore!
L’uomo passa la sua vita così, completamente irretito nella ricerca di cose effimere, trascinato da pensieri improduttivi a seconda della particolare fase di crescita che sta attraversando. Alla fine comprende di aver in effetti sprecato la sua preziosa nascita umana, in ricerche inutili.
È questa la vera natura di un essere umano? È questo ciò che egli deve imparare nella vita? Queste attività sono fugaci come bolle nell’acqua; esse non possono procurare felicità duratura e sprecare il proprio tempo in tali futili ricerche è pura follia”.

Chi legge potrebbe pensare: “Tutto questo è molto bello e interessante, ma come faccio a crederci veramente? Posso sperare che sia la verità e addirittura posso provare a crederci, ma non cambierà la mia vita se non lo sento davvero nel cuore”.
I mistici di tutte le religioni da sempre si sono sforzati di farci sapere la verità, ma se questa non si sperimenta di persona non è facile apprenderla dagli altri. Sarà la nostra anima a guidarci per raggiungere l’esperienza. Chi può meglio di lei guidarci?
Le strade per giungere alla scoperta del Sé Divino sono tante. Ciascuno può cercare quella che gli è più facile. Io ho seguito la via della meditazione, per questo la propongo agli altri. Con la meditazione profonda si entra in sintonia con il Divino, e sia arriva alla Verità. Ci si sente un tutt’uno con il Padre.

Dice Sai Baba:

“Dovete rendervi conto che tra l’essere vivente e il Divino non esiste alcuna differenza. Per riconoscere l’unità dei due aspetti non dovete far altro che rivolgere la vostra coscienza all’interno di voi stessi.
Meditate sulla OM[6] e raggiungerete la Sapienza. Annullate il corpo e la mente. Ciò che rimane è Dio.
Il traguardo viene raggiunto attraverso la disciplina della negazione per eliminazione.
La meditazione porta al successo. Perché quindi interessarsi alle altre pratiche?
È un vero peccato che l’uomo non si renda conto di quanto sia facile raggiungere la liberazione in questa Era e continui a condurre una vita sterile e senza significato.
Io vi garantisco che se avete fede nel Signore Egli provvederà a darvi non soltanto cibo, ma persino il nettare dell’immortalità.
Voi avete questa grande potenzialità all’interno del vostro Io che vi consente di scoprire il Dio che è in voi e costringerlo a garantirvi quel nettare.”

Meditare è come sintonizzare l’anima su Dio, come dice Yogananda. Col tempo si impara a captare il canale giusto anche senza stare seduti in silenzio e concentrati. Se la meditazione si fa tutti i giorni, diventa una connessione continua, anche durante le nostre attività quotidiane. Io l’ho sperimentato e posso confermarlo. Diventa una cosa naturale e spontanea.





[1] Le Upanishad sono testi sacri dell’Induismo scritti in lingua sanscrita

[2] Ramtha è un Maestro asceso. Nella sua vita sulla Terra, ai tempi di Atlantide, fu un guerriero. In quella sua unica vita ha raggiunto l’Illuminazione ed è asceso. È un grandissimo Maestro e dal 1977 comunica e insegna attraverso una donna che lo canalizza, JZ Knight. Nel 1988 fu istituita la Scuola di Illuminazione di Ramtha (Ramtha’s School of Enlightenment) che la Signora Knight tuttora dirige. La scuola si occupa dello studio degli insegnamenti di Ramtha e della loro applicazione pratica.

[3] Longanesi & C.

[4] Heyoan è lo Spirito Guida dell’autrice da lei canalizzato

[5] Il karma è il risultato delle azioni nel corso della vita. Può essere buono o cattivo e influisce sulle vite a seguire. Ciò che semini raccogli.

[6] Il Sacro Suono Om è “una diretta emanazione del suono cosmico primordiale, della parola creatrice che risuona dall’origine nell’intero universo”. Tratto dal libro dei “Canti Devozionali” della Mother Sai Publications.

Parlo di me

Ciò che ho sperimentato e compreso è talmente bello e importante che non posso tenerlo solo per me. Per questo ho deciso di condividere le mie esperienze spirituali. E se anche soltanto una persona, leggendo il blog o i miei libri, decidesse di intraprendere un cammino di ricerca interiore arrivando a provare la mia stessa infinita Gioia, avrò raggiunto l’obiettivo. La vita spirituale mi ha dato tutto, mi ha appagato completamente. Quando si ama intensamente Dio, non si desidera nient’altro e non si teme più nemmeno la morte. Il Padre, puro Amore, è la Grande Energia che permea l’Universo e noi non siamo altro che sue Scintille. Acquisirne la consapevolezza ci fa sentire completi e in armonia con il creato. Nel mio cammino, ho scelto la meditazione profonda perchè la considero una via diretta, ma ciascuno è libero di intraprendere la strada che gli è più consona.

Anna Gravinese

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