Mistici greci – similitudini con la spiritualità orientale

da | 15 Luglio 2022 | Scoprire il Divino Sé

Foto di Gordon Johnson da Pixabay

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I grandi mistici greci hanno chiamato Logos il Principio Divino in noi, quello che altri chiamano Scintilla Divina, che è la prima manifestazione di Dio.
Eraclito, nato nel 550 a.C. a Efeso, parla del Logos e dice: “Ascoltando non me ma il Logos, è saggio convenire che tutto è Uno”.
Platone, nato ad Atene nel 427- 428 a.C., ritiene che il Bene è al di sopra dell’essere. Parlava di “contemplazione” e di essere “amico di Dio”. Nelle Leggi dice:

“Dio è per noi la misura di tutte le cose soprattutto, assai più di quanto non lo sia alcun uomo, come si sostiene; chi pertanto vorrà diventare amico di uno come Lui, è necessario che cerchi egli pure di diventare simile a Lui il più possibile”.

Aristotele nacque a Stagira nel 384 a.C. Anche lui parla della grandezza dell’Anima e dice che non dobbiamo ascoltare chi ci dice che siccome siamo umani e mortali dobbiamo badare alle cose umane, alle cose che periscono, dobbiamo invece fare il contrario e vivere al meglio di noi stessi.
Plotino era un discepolo di Platone che ha continuato gli insegnamenti del maestro differenziandosi per alcuni aspetti. Platone metteva al principio di tutto una dualità mentre Plotino parla dell’Uno. L’Uno è la prima realtà sussistente, non contiene alcuna divisione e molteplicità.
È un pensiero simile a quello delle religioni orientali, come l’induismo, il buddhismo e il taosimo.
Difatti i Veda dicono: “Egli l’Uno decise di diventare molti”. L’Assoluto, quindi, si è diviso in infinite Scintille Divine che siamo noi, pur restando Egli stesso quello che era ed è: l’Assoluto. Ora abbiamo un sentimento di separazione uno dall’altro e dal Creato, ma quando facciamo l’esperienza mistica ci sentiamo uniti al Tutto, così l’anima non è più attratta dalla Terra ed è libera di fondersi in Dio. Ciò significa che quando la nostra vita terrena finisce non ci reincarneremo più e l’anima raggiunge il suo scopo: la fusione con l’Assoluto. Qualcuno può dire che fondersi in Dio significa l’annullamento della personalità, ma questa è fantasia. In realtà l’Anima non è annullata ma è elevata.

L’Unità dell’Anima con Dio è stata intuita da molti filosofi, per esempio anche Aristotele riteneva che la Realtà fosse una sola al di là delle molteplici esistenze.

Plotino dice che noi ci possiamo vedere come pura luce:

“…un essere leggero e senza peso, si diviene o piuttosto si è un dio, infiammato d’Amore (…) Tale è la vita degli dei e degli uomini divini e beati, distacco da tutte le cose di quaggiù, vita che non trova piacere nelle cose di quaggiù fuga del solo verso il Solo” Enneadi VI, 9, 11.

Tratto da Il Volto del Dio Nascosto di Marco Vannini, Edizioni Mondadori, pag. 74

(A questo libro mi sono ispirata per scrivere quanto sopra sui mistici greci. Ho aggiunto anche delle mie idee e considerazioni).

Parlo di me

Ciò che ho sperimentato e compreso è talmente bello e importante che non posso tenerlo solo per me. Per questo ho deciso di condividere le mie esperienze spirituali. E se anche soltanto una persona, leggendo il blog o i miei libri, decidesse di intraprendere un cammino di ricerca interiore arrivando a provare la mia stessa infinita Gioia, avrò raggiunto l’obiettivo. La vita spirituale mi ha dato tutto, mi ha appagato completamente. Quando si ama intensamente Dio, non si desidera nient’altro e non si teme più nemmeno la morte. Il Padre, puro Amore, è la Grande Energia che permea l’Universo e noi non siamo altro che sue Scintille. Acquisirne la consapevolezza ci fa sentire completi e in armonia con il creato. Nel mio cammino, ho scelto la meditazione profonda perchè la considero una via diretta, ma ciascuno è libero di intraprendere la strada che gli è più consona.

Anna Gravinese

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