Fotografia: fiori della nostra pianta di Kiwi
L’Entità che mi ha dato il seguente messaggio dice che siamo in attesa di un rinnovamento che condurrà all’avvento del Regno di Dio sulla Terra. Dobbiamo, però, fare di tutto per rendercene degni.
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“In tempi a venire la Scienza si eleverà fino alle Verità metafisiche e sarà fecondata dall’Amore.
Essa ricongiungerà gli inconciliabili estremi: la materia e lo Spirito. E quindi sarà la Scienza a portarvi alla saggezza.
Anche se l’uomo sembra debole, egli è invece il più potente dell’Universo, quindi è chiamato a scalare una Meta grandiosa e semplice allo stesso tempo. Ma divinamente e umanamente vera.
Mi rivolgo quindi a tutta l’Umanità, a voi tutti, per dirvi che è tempo di adempiere il vostro divino compito. Anche se vi sentite deboli, incerti e preoccupati di non riuscire, abbiate fede nelle mie parole e vi assicuro che ci riuscirete perché lo spirito umano non è altro che lo Spirito di Dio, voi siete Dio Stesso rivestiti di carne ed ossa. Nei tempi antichi praticavano la dottrina esoterica. E gli iniziati, come Gesù, la insegnavano e la chiamavano il Regno dei Cieli in voi stessi.
Poi il vostro Cristianesimo è diventato il Cristianesimo della Crocifissione, invece allora era il Cristianesimo della Glorificazione. Adesso siamo all’alba di un rinnovamento perché si attuerà il Regno di Dio sulla Terra che porterà Pace e Giustizia sotto la Guida di un sol Pastore.
Un sol gregge e un sol Pastore. Sì. Così sarà. Si raggiungerà l’unificazione più alta, quella di tutti i popoli della Terra. Questa sarà la nuova civiltà a venire. Lo stato, con la collaborazione di ministri capaci e onesti, soddisferà tutte le necessità dei popoli come se fossero una sola Famiglia. La grande Famiglia Umana.
Ora termino con l’augurio che avvenga presto il ciclico ritorno dell’Umanità a questa Legge del Regno di Dio e sono sicuro che, anche se si incontreranno delle difficoltà, si arriverà al glorioso fine.
In effetti ciò che vi dico non è una cosa di poco conto, ma ci aiuterà il nostro Cristo glorioso in occasione dell’inizio della Nuova Era.
Ed ora vi lascio e mi firmo un iniziato di tempi molto molto antichi”.
Comunicazione del 13 gennaio 2012, ore 6 del mattino
