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Diventai sempre più esperta nella meditazione e Dio mi fece provare anche l’Estasi. Non ci sono parole nel nostro vocabolario per descriverla. Posso solo dire che è un’esperienza sublime.
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La provai la prima volta il 21 gennaio 1994. E poi ancora nei due giorni seguenti. Le prime due volte fu accompagnata da visioni mentre la terza volta no.
Nella prima mi vidi in una casa sconosciuta con una porta finestra. A un certo punto la porta si aprì da sola. All’esterno c’era un velo bianco che faceva da tenda. Questo, con una folata di vento, si alzò ed entrò tantissima luce, molto chiara, che come una calamita mi attirò a sé, dandomi l’Estasi.
L’Estasi è l’ebbrezza dell’Amore di Dio. Quando si prova, svaniscono i nostri desideri materiali, come l’amore sensuale e la ricchezza, perché per l’Anima queste cose sono inutili, essa desidera solo unirsi a Dio. E quando ciò accade, si comprende che l’Energia Divina è dentro di noi e ci sprona al Risveglio.
La seconda volta, sempre in meditazione, vidi un laghetto con una casupola di legno quasi vicino alla riva. Le sue acque erano bianche come latte condensato. Il lago era calmo e dentro c’era un cigno con la testina girata all’indietro. Era riversa nell’atto di bere quel nettare o acqua come latte.
Per intuizione capivo che il cigno era la mia anima.
Mentre la terza non è stata accompagnata da nessuna visione ma ugualmente meravigliosa.
L’Estasi Divina che si raggiunge con la meditazione si chiama samadhi, è uno stato di coscienza superiore, significa unione, fusione totale tra il meditante e Dio.
Al riguardo, Sathya Sai Baba dice:
“Il samadhi è lo stato in cui la meditazione (dhyana) raggiunge la sua pienezza. L’individuo si eleva oltre il mondo della realtà oggettivale, oltre la propria identità soggettiva e anche oltre l’attività in cui è impegnato (dhyana).
Il samadhi non è uno stato di incoscienza, non significa neppure ballare eccitati dall’emozione. La parola stessa, samadhi rivela il significato: sama è compostezza totale e dhi è intelligenza. Quindi samadhi è quello stato di perfetta tranquillità mentale in cui l’individuo e il mondo della dualità sperimentano la Beatitudine della Comunione Divina”.
Sathya Sai Baba 1979
Tratto da La Scienza di Dio (Vidya), Sri Sathya Sai Baba, Collana Vahini, Mother Sai Publications, 1993, Traduzione di M. J. Bianco.