La meditazione ci mantiene in salute

da | 9 Gennaio 2022 | Meditazione

Foto di Darkmoon_Art da Pixabay

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La meditazione apporta benefici sia all’anima sia al corpo. Gli effetti benefici della meditazione sulla salute sono stati ampiamente dimostrati dalla scienza.

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Per quanto mi riguarda, ho notato che da quando ho cominciato a meditare, non ho mai più avuto bisogno di medici di nessun genere, neanche ora che ho ottantanove anni. Ho sempre sofferto di artrosi, ma avevo molti più dolori da giovane quando non conoscevo la meditazione. Il medico curante mi prescriveva antidolorifici e cure come fanghi termali, ultrasuoni e ionoforesi, ma i risultati erano sempre temporanei. Adesso che ho un’età avanzata, i dolori li ho quasi dimenticati e si è avverato ciò che ho detto una volta al mio medico curante: “Lei qui non mi vedrà più”. Quando qualche dolore si ricorda di me, durante la meditazione immagino con mente chiara di inviare energia nuova e risanante alla parte dolorante e prontamente il dolore comincia a diminuire fino a scomparire. Ho letto infatti su una rivista scientifica che è stato dimostrato che la meditazione funziona come analgesico nel caso di dolori cronici riducendo realmente di ben il 40% l’intensità del dolore. Inoltre, si è notato che fa bene al sistema immunitario, proteggendoci dalle malattie. In più fa diminuire il rischio di malattie cardiovascolari, riduce l’attivazione dei geni che provocano infiammazione, previene il declino delle facoltà cognitive negli anziani e tante altre cose ancora. La meditazione migliora la concentrazione, la memoria, fa diminuire l’ansia e previene la depressione. Insomma è un vero toccasana! Perciò, se anche non vi interessasse trovare Dio, praticate la meditazione per la vostra salute. Provate e vedrete subito il risultato!

Deepak Chopra, nel suo libro Benessere Totale, Sperling & Kupfer, parla di uno studio effettuato nel 1979 in Israele da due ricercatori M. Cooper e M. M. Aygen, i quali insegnarono la meditazione a dodici di ventitré pazienti con colesterolo alto. Trascorsi undici mesi, fecero gli esami e si notò che chi praticava la meditazione aveva avuto una diminuzione della media del colesterolo da 255 a 225. Mentre gli altri che non facevano meditazione non ebbero un abbassamento del colesterolo significativo.

A proposito di questo, vi racconto ciò che è capitato a me. Come detto in un altro articolo, andai da un pranoterapeuta per piccoli disturbi di salute, fra i quali il colesterolo alto. Terminate le sedute, tutti i disturbi erano scomparsi, eccetto il colesterolo che proprio non voleva scendere. Decisi di non preoccuparmene più per il momento, ci avrei pensato dopo. Quando ho ripetuto gli esami del sangue il medico mi disse: “Tutto ok”; ma io, ricordandomi del problema, risposi: “E il colesterolo?” ed egli, con mio grande stupore, disse: “È nella norma”. Perciò, grazie alla meditazione si era abbassato.

Sempre nel libro di Deepak Chopra, Benessere Totale, Sperling & Kupfer, al sottotitolo La mente guarisce se stessa, l’autore racconta la storia di Matt. Matt era un ragazzo all’ultimo anno della scuola superiore che aveva sempre ottenuto ottimi voti ed aveva vinto anche una borsa di studio. I suoi genitori lo amavano molto.
Quando decisero di separarsi fu un momento difficile per tutti e tre. Matt ascoltava sdraiato sul letto i litigi dei suoi genitori e ne soffriva. Non era più concentrato sugli studi e arrivò alla depressione. Partì per il college ma anche se era via di casa i suoi sintomi peggioravano.

“I mal di testa diventavano ogni giorno più tremendi, con fitte accecanti, perdite di equilibrio e vomito. Matt sprofondò nel baratro costretto ad abbandonare gli studi”.
“La concentrazione gli era diventata praticamente impossibile, al massimo riusciva a leggere un giornale o ad ascoltare un po’ di musica”.

Andò a vivere con suo padre, che era un importante avvocato ed egli, dispiaciuto per il figlio in quello stato, cercò di farlo lavorare nel suo studio e lo fece visitare da bravi psichiatri. Nonostante gli antidepressivi che gli diedero, non migliorava per niente. E nonostante le cure per il mal di testa, questo continuava fortemente.

“A ventun anni Matt era così depresso che doveva lottare contro pensieri suicidi.
Fu allora che un amico gli parlò della meditazione”.

Il suo medico pensò che potesse andar bene e lo spronò a provare.

“Matt imparò che la meditazione è una tecnica prettamente meccanica che va eseguita per venti minuti al mattino e alla sera. Si prende posto in silenzio su una sedia, si chiudono gli occhi e si utilizza secondo le istruzioni, una certa parola chiamata mantra[1], scelta non per il suo significato ma esclusivamente per il suo suono. Esso attrae la mente e la conduce naturalmente e senza sforzo, a livelli sempre più sottili del processo del pensiero.
A mano a mano che il mantra si muove dolcemente nella consapevolezza, la mente comincia a sperimentare dei livelli di pensiero sempre più sottili, fino a quando tutto il pensiero rimane indietro.
A questo punto noi diciamo che la mente ha trasceso.
Non essendo più agganciata al pensiero, la mente rimane esposta alla sua più profonda natura, alla pura consapevolezza.
Il silenzio della assoluta consapevolezza ha un grande potere rigenerante sulla mente che con sempre maggiore facilità si distacca dai vecchi modelli di pensiero; i vecchi, rigidi modi di pensare e sentire fissatisi nella mente cadono spontaneamente e quando questo succede la mente impara a guarirsi da sola.
Fin dalle prime volte in cui praticò la meditazione, Matt iniziò a percepire un cambiamento evidente del suo stato mentale.
Apparivano piccole isole di chiarezza in cui egli si sentiva vigile, libero dalla confusione e dalla depressione e gioioso.
Con il tempo le isole si fecero sempre più grandi.
Matt viveva per i momenti in cui poteva raggiungerle. Tuttavia le isole di chiarezza rimanevano confinate ai suoi momenti di meditazione. Durante i periodi di attività, la depressione lo riprendeva con tutta la sua forza. Dopo qualche mese mi venne a trovare.
“L’esperienza che stai vivendo” dissi io “è data dai diversi livelli di consapevolezza. La depressione è a un livello, i mal di testa a un altro livello, le isole di chiarezza a un altro ancora.
La meditazione ti porta sempre più in profondità dentro te stesso, fino a quando raggiungerai la zona che non è stata toccata dalla malattia.
Quella è una parte molto autentica di te stesso.
Se continuerai a meditare, questi momenti di chiarezza si espanderanno e diventeranno la norma. Attualmente sei su certi modelli della tua consapevolezza e il tuo corpo lo sa.
La depressione ha catturato la tua attenzione, ecco perché trovi difficile, se non impossibile, concentrarti su altri oggetti. Ma come hai visto puoi lasciarti andare. La meditazione è un lasciarsi andare, un permettere a se stessi semplicemente di essere. E quando lasci che tutto ciò accada, la tua attenzione volerà sempre indietro verso quello spazio di silenzio e pace che non cambia mai e che noi semplicemente chiamiamo Sé.
Il Sé è la dimora originaria della mente e ritornando a Esso, trasmette alla tua mente la stessa pace e lo stesso silenzio”. (…)

Tratto da Benessere Totale, di Deepak Chopra, Sperling & Kupfer

Spiega tante altre cose al ragazzo per star bene, se volete le potete leggere nel libro sopra citato.

Deepak Chopra dice inoltre, nello stesso libro, che gli anziani traggono i maggiori benefici dalla meditazione. Alcuni studi hanno dimostrato che gli attacchi cardiaci e il cancro diminuiscono molto in chi pratica la meditazione. E spiega:

“I meditanti avevano l’87,3% in meno di ricoveri ospedalieri per malattie cardiache. Il 55,4% in meno di ricoveri per tumori benigni e maligni di ogni tipo. Non sono mai state registrate riduzioni di questa portata come conseguenze di tecniche di prevenzione convenzionali. Se un farmaco per la riduzione del colesterolo avesse fatto diminuire gli attacchi cardiaci del 50%, vi sarebbero stati titoloni su tutti i giornali nel mondo (e ovviamente questo non è successo)”.

Disse Sai Baba:

“Proprio come assecondate i bisogni del vostro corpo, dandogli da mangiare tre volte al giorno per tenerlo in buone condizioni, dovreste dedicare regolarmente del tempo anche al mantenimento della vostra Coscienza. Dedicate a questo proposito un’ora al mattino, una alla sera ed una allo spuntar del giorno, alla ripetizione del nome di Dio ed alla meditazione sul Signore. Man mano che progredite nella vostra pratica spirituale sentirete una grande pace discendere su di voi”.

Dal Pensiero del giorno di Prashanti Nilayam, 1° dicembre 2003


[1] Deepak Chopra dice, nel suo libro intitolato Mente giovane corpo intelligente, di Deepak Chopra & David Simon, Sperling Paperback, di ripetere mentalmente il mantra So Hum, la parola So quando si inspira e la parola Hum quando si espira, sempre attraverso il naso.


Parlo di me

Ciò che ho sperimentato e compreso è talmente bello e importante che non posso tenerlo solo per me. Per questo ho deciso di condividere le mie esperienze spirituali. E se anche soltanto una persona, leggendo il blog o i miei libri, decidesse di intraprendere un cammino di ricerca interiore arrivando a provare la mia stessa infinita Gioia, avrò raggiunto l’obiettivo. La vita spirituale mi ha dato tutto, mi ha appagato completamente. Quando si ama intensamente Dio, non si desidera nient’altro e non si teme più nemmeno la morte. Il Padre, puro Amore, è la Grande Energia che permea l’Universo e noi non siamo altro che sue Scintille. Acquisirne la consapevolezza ci fa sentire completi e in armonia con il creato. Nel mio cammino, ho scelto la meditazione profonda perchè la considero una via diretta, ma ciascuno è libero di intraprendere la strada che gli è più consona.

Anna Gravinese

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