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Il rinnovamento della Chiesa è possibile e speriamo che avvenga presto.
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Gli studiosi hanno visto che nelle Scritture ci sono tante cancellature, aggiunte e traduzioni sbagliate, dovute alla ripetute copiature nel corso degli anni e alle diverse traduzioni.
Credo che Gesù non desiderasse una Chiesa intesa come un’istituzione autoritaria, con papi e gerarchie, ma una comunità di persone, pari fra loro, che vivesse secondo i Suoi insegnamenti e li divulgasse a chi fosse interessato.
Ed è proprio questo che la Chiesa dovrebbe diventare.
Credere che Gesù sia l’unico figlio di Dio non dovrebbe passarci nemmeno per la mente perché la verità è che tutti noi siamo figli di Dio, nessuno escluso. Gesù Cristo ci ha insegnato che ogni persona può avere la gioia di riconoscersi uno con il Padre. Spero quindi che la Chiesa lo ammetta e si impegni ad aiutare coloro che vogliono intraprendere un cammino spirituale finalizzato ad acquisire la piena consapevolezza del Divino in noi.
La Chiesa primitiva era molto differente in quanto si impegnava veramente ad aiutare chi voleva raggiungere questo scopo spirituale; nei secoli successivi, invece, come detto, l’obiettivo principale è stato dimenticato e tutto si basa su inutili riti esteriori.
È giunto il momento di cambiare, per il bene di tutta l’Umanità. Nel mondo tutto cambia. Non è corretto impedire alle persone di evolversi, di avvicinarsi al Signore fino a diventare Uno con Lui.
Disconoscere questa Verità ha causato molte sofferenze nei tempi passati a persone davvero spirituali alcune delle quali secoli addietro sono state perfino torturate o messe al rogo. Per fortuna ora non è più così.
Perché ciò si avveri, io credo, che la Chiesa dovrebbe introdurre la meditazione come via diretta per arrivare al Padre. I sacerdoti dovrebbero impararla ed insegnarla ai fedeli perché la meditazione profonda porta all’esperienza diretta di Dio.
C’è già stato un pioniere della meditazione nella Chiesa: Padre Hugo Lassalle, che insegnò la meditazione Zen ai cristiani. La meditazione Zen ha origine dalle esperienze del Buddha in India nel VI secolo a.C, è stata poi tramandata e praticata nei monasteri cinesi. In Giappone lo Zen si sviluppa con il maestro Dogen, fondatore della scuola zen Soto (XIII secolo). La pratica consiste nell’abbandonare i pensieri sedendo in pace, per entrare in contatto con il proprio vero Sé. Padre Lassalle, nato in Germania nel 1898, fu missionario in Giappone per conto della Missione Gesuita e dato il legame con questo paese ne prese la cittadinanza nel 1948. Egli cercava di comprendere il paese che lo ospitava attraverso lo studio dello Zen, e più studiava la meditazione, più compredeva che lo aiutava ad essere un cattolico migliore. Per questo decise di insegnarla agli altri. Disse Lassalle: “Nello Zen l’anima va incontro a Dio fino all’estremo delle sue possibilità”.
In un discorso Gesù disse: “Non cercate la Legge nelle vostre scritture perché la Legge è del Dio vivente, ha profeti viventi per uomini viventi”.
È necessario che la Chiesa inizi presto, non deve tardare ancora in quanto abbiamo già perso molto tempo con riti che non portano a niente indietreggiando di tanto. Sarà questo il suo lavoro: aiutarci a ricordare chi siamo per tornare a immergerci nella Grande Energia che è Dio. E per questo sarà premiata dal Signore.
Soltanto in questo modo, potremo presto vedere la Chiesa risorgere per il bene di tutti. Tornerà ad essere apprezzata e non come adesso che la gente si è allontanata.
Si tornerà ad una vita fraterna e questo cambierà il mondo che piano piano diventerà perfetto.
L’altra verità che dobbiamo sapere è che non esiste nessun diavolo. Speriamo che la Chiesa lo ammetta presto. Senza diavolo avrà fine anche la fantomatica esistenza del purgatorio, dell’inferno e anche del limbo per i bambini. Quando Gesù parlava della Geenna, è stato interpretato male perché era solo una discarica per i rifiuti vicino a Gerusalemme, e per bruciare tali rifiuti buttavano dentro lo zolfo. Questa fossa era poco profonda e ci seppellivano i morti. Ma di notte le bestie feroci sbranavano i cadaveri. Ecco perché buttavano lo zolfo per bruciarli. È vero che nei Vangeli ci sono parole che, prese alla lettera, potrebbero far credere che Gesù abbia parlato di un fuoco eterno; ma molte delle Sue parole sono simboli e inoltre ci sarebbe una grande contraddizione, perché una volta si dice che Dio è Misericordioso e un’altra volta si afferma che lo stesso Dio condanna alle fiamme eterne dell’inferno un povero spirito.Questo spauracchio del diavolo non fa paura più a nessuno, per fortuna. È come il lupo mannaro di cui in passato si raccontava ai bambini e diventati grandi ne ridono.
Tanta gente, a causa di questi spauracchi inventati, è andata via dalla Chiesa perché giustamente pensa che Dio sia cattivo, più di noi. Quale padre terreno metterebbe in forno suo figlio perché gli ha disobbedito? Nessuno! Eppure hanno dato questa infamia a Dio che non c’entra con la loro fantasiosa invenzione.
È molto importante mettere in circolo tutti gli insegnamenti del Cristo così le persone si affideranno direttamente a Dio e a Cristo per realizzarsi e far nascere il Regno di Dio sulla Terra.
Perché, se la gente vive ciò che la Chiesa Romana ha insegnato non può cambiare di una virgola, e crede che Dio sia un padre molto severo che punisce i suoi figli per delle colpe anche di poco conto. Ecco perché ci sono molti atei.
Da ultimo vorrei ricordare, come detto in un’altra occasione, che sarebbe opportuno che la Chiesa elimini la croce e presenti Gesù risorto, in gloria. Perché ricordare la Passione di Cristo, per esempio nel rito della Via Crucis, quando sappiamo che Egli è in gloria? Non è meglio rappresentarlo vivo, glorioso e felice magari mentre predica alla gente?
Noi tutti facciamo degli errori e Dio ci perdona. Anche la Chiesa verrà perdonata, ma deve risvegliarsi e cambiare. Così potrà andare avanti sotto un’altra forma e il suo lavoro aiuterà i devoti a realizzarsi. Sì, sarà così, lo sento.