La ricerca sacra

da | 2 Settembre 2022 | Scoprire il Divino Sé

Foto di Larisa Koshkina da Pixabay

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Trovare Dio è lo scopo primario della vita.

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Dice Sai Baba nel Discorso Divino del 6 maggio 1987:

Il viaggio da Dio a Dio
La settima stanza del quindicesimo capitolo della Bhagavad Gîtâ dice che noi veniamo da Dio. L’affermazione del Signore recita:

“L’Âtma eterno in tutti gli esseri è parte della Mia Essenza.
Ciò significa che voi siete un aspetto di Me Stesso
e non della natura e dei suoi cinque elementi.
Poiché siete un aspetto di Me,
per voi non può esserci pace e gioia
finché non Mi raggiungete e vi immergete in Me.”

Come un bambino non vive senza la madre, come il fiume deve cercare l’oceano da cui proviene, come il ramo dell’albero non può sopravvivere separato dal tronco e un pesce non può vivere fuori del suo elemento vitale acqua, così anche l’uomo, che è venuto da Dio, non può avere felicità vera finché non si riunisce a Lui. Un devoto cantò in lingua kannada: “Io sono venuto in questo mondo perché Ti ho dimenticato. Lasciando l’Eterno che Tu sei, mi sono immerso in questo mondo transitorio e temporaneo. Che gioia posso ottenere in questa zolla di terra visto che tutte le gioie sono in Te solamente?” Noi nasciamo in questo mondo perché dimentichiamo Dio e dobbiamo ritrovare la strada verso il Divino, la nostra destinazione, ritornando sui passi con cui siamo venuti. “Tutti gli esseri viventi devono tornare alla sorgente da cui sono venuti in esistenza”, dice il Bhâgavata, ed è nostra sfortuna aver oggi dimenticato questo messaggio vitale. Ricordare la fonte da cui siamo venuti, è l’essenziale impegno spirituale a cui ogni uomo dovrebbe dedicarsi”.

Tratto dal Discorso Divino di Bhagavân Shrî Sathya Sai Baba
Brindâvan, Whitefield (Bangalore), 6 maggio 1987
Giorno di Îshvarâmmâ

Lo scopo principale della nostra esistenza è conocere Dio. Vita dopo vita ciascuno arriva alla consapevolezza del Divino Sé. L’anima, infatti, reincarnandosi, si perfeziona sempre più fino a riconoscersi Scintilla dell’Assoluto. La Realizzazione non è altro che diventare pienamente consapevoli della nostra natura divina. Quando ci realizziamo non ci reincarniamo più in questo mondo perché si spezzano le catene delle continue rinascite e possiamo finalmente tornare alla Fonte.

Riguardo all’argomento di conoscere Dio, si legge a pag. 302 del libro Coscienza Cosmica, La realizzazione dell’Assoluto, Edizioni Mediterranee[1] di Sri Govinda, il seguente bel brano:

“Vivi per conoscere l’Eterno,
non hai altro dovere da adempiere
Questo è il solo compito che ti è stato affidato nel momento
in cui sei nato.
Esso include tutti gli altri doveri della vita.
Dimora nel costante pensiero della gloria divina e fai
della tua mente lo specchio del Signore.
La voce misteriosa ti chiama dalle profondità: “Vieni!
Accogli la luce dello Spirito, ritorna alla Coscienza di Dio”.
Quando sei sul sentiero non essere impaziente,
devi perseverare con fermezza e soprattutto sapere aspettare.
Ciò che non è avvenuto fino adesso
può accadere oggi stesso.
Continua ad occuparti delle cose del mondo,
ma abbi una vita spirituale interiore.
(…)”.

Da Coscienza Cosmica, La realizzazione dell’Assoluto, di Sri Govinda, Edizioni Mediterranee

E infatti, nei primi tempi della mia ricerca spirituale, mi misi a cercare Dio come una suprema necessità della vita; come cercare i soldi per pagare una cambiale in protesto, o, per uno che sta annegando, cercare disperatamente un appiglio per salvarsi. Avevo così premura di conoscere il Padre che mi rivolsi a Lui con fervore, una sera, pregando: “Ti troverò, costi quel che costi. Io non dormo questa notte se non vieni. Sono qui, e Ti aspetto.” Poi Gli dissi anche: “Non ti accorgi che piango, non ti dispiace? Vieni; la mia anima Ti cerca”. Ora so che non importa quanti errori facciamo, ma se decidiamo di troncare tutto per cercarLo, per amarLo, Egli è sempre pronto a darci il benvenuto. Anche se siamo stati i più grandi peccatori del mondo Egli è pronto a perdonarci.

[1] Capitolo 17. Il richiamo dello Spirito

Parlo di me

Ciò che ho sperimentato e compreso è talmente bello e importante che non posso tenerlo solo per me. Per questo ho deciso di condividere le mie esperienze spirituali. E se anche soltanto una persona, leggendo il blog o i miei libri, decidesse di intraprendere un cammino di ricerca interiore arrivando a provare la mia stessa infinita Gioia, avrò raggiunto l’obiettivo. La vita spirituale mi ha dato tutto, mi ha appagato completamente. Quando si ama intensamente Dio, non si desidera nient’altro e non si teme più nemmeno la morte. Il Padre, puro Amore, è la Grande Energia che permea l’Universo e noi non siamo altro che sue Scintille. Acquisirne la consapevolezza ci fa sentire completi e in armonia con il creato. Nel mio cammino, ho scelto la meditazione profonda perchè la considero una via diretta, ma ciascuno è libero di intraprendere la strada che gli è più consona.

Anna Gravinese

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