Il Sacro Suono (OM)

da | 10 Novembre 2021 | Esperienze spirituali, Mantra e preghiere

Foto di Peter H da Pixabay

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Una volta, in meditazione, ebbi la gioia di udire l’Om, la Sacra Vibrazione Cosmica, il Suono primordiale della Creazione. Ringrazio ancor oggi il Signore per avermi concesso un’esperienza così rara ed emozionante.

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Nei primi tempi del mio cammino spirituale, una sera non riuscivo a meditare e mi dispiaceva tanto. Provai e riprovai. Niente. Le preghiere diventavano sempre più ferventi. Ma non c’era verso. Non sentivo niente di niente, né gioia né pace come le altre volte, questa volta nessuna percezione di nessun tipo. Allora mi ricordai ciò che dice Yogananda al riguardo in un suo libro, ossia che per meditare bene bisogna sintonizzarsi come si fa per l’ascolto di un programma alla radio, cioè premere il tasto giusto; la nostra radio è l’anima e bisogna sintonizzarla su Dio.

Allora con tutto il cuore feci questa preghiera: “Signore ti prego voglio sintonizzare la mia anima su di Te!”. Non mi fece finire neanche la frase, che dalla parte destra della testa sentii un Suono a me sconosciuto, come di tante acque, come anche di un mormorio di ruscelli, di onde di mare, come una sensazione di un sasso buttato nell’acqua che fa tanti cerchi. Un ronzio dolce, una melodia di suoni mai sentiti. Rimasi in totale silenzio per meglio ascoltare quel dolce Suono. Allo stesso tempo sembrava che io stessa fossi in quella melodia Divina sconosciuta. Mi sentivo piena di Beatitudine, felice e in una pace mai sentita. Passarono alcuni minuti e poi tutto tacque. Rimasi sbalordita e nello stesso tempo felice e incantata. Cos’era quel Suono? Non lo sapevo. La gioia che mi rimase dentro mi faceva commuovere. Non lo dimentico mai. E anche adesso che sto scrivendo piango di gioia. Durante il giorno successivo il mio pensiero volava al Suono che il Signore mi aveva fatto udire la sera prima, ma ancora non immaginavo cosa fosse. Andai a trovare mia nipote che abita vicino a me e le accennai del Suono, ma Lei mi disse che non sapeva dirmi niente al riguardo.

Avevo fatto un ordine di libri alla Casa Madre di Los Angeles della Self Realization Fellowship[1], fondata dal Maestro Paramahansa Yogananda. Dopo alcuni giorni i libri arrivarono e fu allora che seppi cos’era quel Suono. C’è scritto, infatti, nel libro di Paramahansa Yogananda intitolato Meditazioni Metafisiche[2] pag. 37:

“Poniti in sintonia col Suono Cosmico “Tendi l’orecchio al Suono Cosmico, un immenso ronzio di innumerevoli atomi (usa il lato destro del capo che generalmente è più sensibile). Questa è la Voce di Dio. Avvertine il Suono diffondersi nel cervello. Ascolta il suo rombo poderoso e costante. (…)”

Poi, in un libro che presi in prestito in biblioteca intitolato L’Essenza dell’Autorealizzazione, La saggezza di Paramahansa Yogananda esposta da un suo discepolo[3], di Swami Kriyananda (J. Donald Walters), lessi anche:

“Sperimentare Dio come Suono è comunicare con lo Spirito Santo, o Aum (Om), la Vibrazione Cosmica. Quando si è immersi nell’Aum niente può toccarci. L’Aum eleva la mente sopra le illusioni dell’esistenza umana nei puri Cieli della Coscienza Divina.”

Ora che sapevo cos’era quel melodioso Suono Sacro, mi commossi ancor di più e allo stesso tempo ringraziai il Signore della Grazia concessami e ringraziai il Mio Maestro. Egli dice che lo scopo della vita è trovare Dio e prendendo la via aerea del Kriya Yoga[4] e non il carro a buoi della teologia per arrivare a Lui, Lo troveremo di sicuro presto.

Lessi ancora nel libro Meditazioni Metafisiche, di Paramahansa Yogananda, Astrolabio, a pag. 48:

“La manifestazione esteriore della Coscienza Cristica onnipresente, il suo ‘testimone’ (Apocalisse, 3, 14) è Aum, (Om), la Parola o Spirito Santo, l’invisibile divino potere, l’unico fattore, la sola forza causante e attivante che sostiene tutta la creazione mediante la vibrazione. Om, il beato Consolatore viene udito nella meditazione e rivela al devoto la Verità ultima ‘rammentandogli tutte le cose’.”

Infatti io l’ho udito ed è stata un’esperienza stupenda e mai provata. Il ricordo rimane per sempre.

Riguardo al fatto che il lato destro del capo è più sensibile, vi dico che poco tempo prima di udire l’OM, durante la meditazione quotidiana, ebbi la seguente visione: mi vidi io stessa nel mio letto a dormire, osservavo da lontano; il letto si trovava in alto in uno spazio vuoto, non c’era niente, ho visto, però, una mano toccare la mia testa dalla parte destra. Capii che accese un “interruttore”. Rimasi a guardare e meravigliata dicevo: “Guarda sono io che dormo”, poi svanì la visione e aprendo gli occhi pensai subito che quella mano fosse del Maestro Yogananda.

E qualche tempo dopo, come detto, ebbi la meravigliosa esperienza di udire l’Om, il Sacro Suono.

Nel libro dei “Canti Devozionali” della Mother Sai Publications si spiega a pag. 9 il significato di “Mantra”. In fondo alla pagina, riguardo all’Om, leggiamo:

“Tra i mantra, un discorso a parte merita l’Om, considerato come la vera e propria “pietra di volta” dell’intera spiritualità hindu. Come dicono infatti le Upanisad:
“L’essenza dell’uomo è la Parola,
l’essenza della Parola sono i Veda,
l’essenza dei Veda sono i Sama Veda,
l’essenza del Sama Veda è l’Om”.
Nell’Om sono contenuti, secondo le Upanisad, tutti i significati spirituali dei singoli mantra, dei quali è radice e seme, essendo una diretta emanazione del suono cosmico primordiale, della parola creatrice che risuona dall’origine nell’intero universo. In questo senso esso è il pranava, il suono eterno, senza inizio e senza fine, che incessantemente vibra negli atomi e negli elettroni del mondo materiale, del quale costituisce il fondamento vibratorio.
Uno degli aspetti principali di questo mantra sul quale raramente ci si sofferma, è costituito dalla sua componente acustica che ne rappresenta l’essenza più intima ed è il vero segreto della potenza. Secondo la tradizione vedica, un mantra è efficace solo se intonato nella maniera giusta, perché la sua forza risiede, prima ancora che nel suo significato verbale o concettuale, proprio nel suono, nella risonanza, nella vibrazione acustica.
(…)”

Tratto dal libro dei Canti Devozionali, Mother Sai Publications


[1] La Self-Realization Fellowship è un’organizzazione religiosa internazionale fondata da Yogananda nel 1920 con lo scopo di diffondere gli insegnamenti del Kriya Yoga. (Per il significato di Kriya Yoga si veda la nota [4]).

[2] Astrolabio – Ubaldini Editore, pag. 37

[3] Edizioni Mediterranee

[4] Si spiega cos’è il Kriya Yoga nel libro Autobiografia di uno Yogi di Paramahansa Yogananda, al capitolo XXVI intitolato “La Scienza del Kriya Yoga”. Si legge: “Il Kriya Yoga è un metodo semplice, psicofisico mediante il quale il sangue umano viene purificato dell’anidride carbonica e risaturato di ossigeno. Gli atomi di questo ossigeno in sovrappiù si tramutano in correnti di vita, per ringiovanire il cervello e i centri spinali. Fermando l’accumularsi del sangue venoso, lo yogi può diminuire o interrompere il logorio dei tessuti; uno yogi molto progredito tramuta le sue cellule in pura energia. Elia, Gesù, Kabir, e altri profeti antichi furono maestri nell’usare il Kriya o una tecnica simile, mediante la quale riuscivano a smaterializzare i loro corpi a volontà.”

Parlo di me

Ciò che ho sperimentato e compreso è talmente bello e importante che non posso tenerlo solo per me. Per questo ho deciso di condividere le mie esperienze spirituali. E se anche soltanto una persona, leggendo il blog o i miei libri, decidesse di intraprendere un cammino di ricerca interiore arrivando a provare la mia stessa infinita Gioia, avrò raggiunto l’obiettivo. La vita spirituale mi ha dato tutto, mi ha appagato completamente. Quando si ama intensamente Dio, non si desidera nient’altro e non si teme più nemmeno la morte. Il Padre, puro Amore, è la Grande Energia che permea l’Universo e noi non siamo altro che sue Scintille. Acquisirne la consapevolezza ci fa sentire completi e in armonia con il creato. Nel mio cammino, ho scelto la meditazione profonda perchè la considero una via diretta, ma ciascuno è libero di intraprendere la strada che gli è più consona.

Anna Gravinese

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